Call center Ita, si sblocca la vertenza: assunzione per tutti i 537 lavoratori

by Martina Trevisan

Possono tirare un sospiro di sollievo i 543 lavoratori Almaviva che erano impegnati nei servizi di call center Alitalia e che, dopo la nascita di Ita, avevano rischiato il posto di lavoro dopo che l’appalto era passato a Covisian.

Dopo settimane di trattativa, grazie all’applicazione della clausola sociale, si è raggiunta un’ipotesi di accordo per i 506 addetti al centro di Palermo e i 37 di Rende.

L’accordo prevede che i lavoratori che fino allo scorso 15 ottobre lavoravano sulla commessa Alitalia – con cassa integrazione al 30% – passeranno in Covisian in 4 step entro il 31 dicembre 2022. Fino a che non sarà concluso il passaggio nella nuova società, resteranno in Almaviva continuando a usufruire degli ammortizzatori sociali ministeriali.

“Tenuto conto che in Almaviva Contact fino al 15 ottobre veniva applicato un ammortizzatore sociale con una percentuale media del 30%, vista l’assenza di uno storico di traffico relativamente ai volumi del servizio di assistenza clienti di Ita, nell’applicare quanto previsto dalla lett. B dell’art. 53bis del Ccnl delle Telecomunicazioni- si legge in una nota di Slc, Fistel e Uilcom – i 543 lavoratori saranno assunti in un 4 step entro il 31 dicembre 2022, a condizioni che permetteranno l’assunzione del totale perimetro, e che attraverso un recupero graduale in 2 anni vedrà il ripristino certo delle condizioni contrattuali attualmente in essere presso l’azienda uscente”.

Per tutto il periodo di transizione Almaviva Contact si farà carico di mantenere in forza l’intero bacino interessato all’accordo attraverso l’applicazione della cassa integrazione ministeriale specifica per i contact center in outsourcing. I 61 lavoratori impegnati sulla commessa Loyalty (millemiglia) continueranno ad operare regolarmente presso l’azienda Almaviva Contact a cui è stata confermata l’assegnazione delle attività.

I sindacati  esprimono soddisfazione per l’intesa raggiunta che sancisce e ribadisce l’applicazione della clausola sociale nel settore di contact center in outsourcing: “Una ipotesi di accordo sui cui nei prossimi giorni si esprimeranno le lavoratrici ed i lavoratori di Palermo e Rende, raggiunta grazie al senso di responsabilità del sindacato confederale, e delle aziende del settore delle telecomunicazioni coinvolte in questa vertenza – sottolineano – nonostante i tentativi del committente Ita di utilizzare questa trattativa nel tentativo becero di risolvere le proprie contraddizioni emerse fin dalla sua nascita, e con un silenzio assordante della “politica nazionale” non abbastanza autorevoli nel difendere le ragioni delle lavoratrici e dei lavoratori nei confronti di una azienda a totale capitale pubblico”.

Preoccupazione invece per l’atteggiamento di Ita. “Se queste sono le premesse con cui Ita si approccia ad iniziare la sua esperienza, siamo fortemente preoccupati per il futuro della nuova compagnia aerea del paese – concludono – Con un atteggiamento arrogante e irrispettoso delle parti sociali e dei lavoratori, colpevole di aver bandito una gara senza tener conto della legge e dei contratti, Ita ha dimostrato una totale irresponsabilità nei confronti di centinaia di lavoratori, tentando di mortificare la professionalità acquisita in decenni di esperienza al servizio di milioni di viaggiatori italiani”.

Nei prossimi giorni le strutture territoriali e le Rsu metteranno in campo delle assemblee per illustrare i dettagli dell’accordo e far esprimere le lavoratrici ed i lavoratori coinvolti sulla ipotesi di accordo raggiunta.

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