In Italia 1.500 Comuni senza segnale mobile? Uncem punta ad aggiornare la mappa nazionale

by Martina Trevisan

Una prima mappatura delle aree scoperte dalla rete mobile era già stata fatta nel 2019 , quando i cittadini avevano mandato a Uncem 1.450 segnalazioni. A due anni da quell’iniziativa l’Unione nazionale del Comuni, delle Comunità e degli Enti montani ha deciso di tornare a occuparsi della mappatura delle aree in Italia in cui non arriva il segnale telefonico per gli smartphone , ed è quindi impossibile telefonare, mandare un messaggio o navigare su internet utilizzando la rete mobile . Tutti potranno inviare le segnalazioni a compilando un apposito form online , entro il 20 nomembre 2021

“Vogliamo continuare ad agire su una grande emergenza del Paese – afferma Marco Bussone , presidente di Uncem – che con la tv che non si vede e le zone montane senza banda ultralarga, è la prima emergenza da colmare. Un problema di tutta l’Italia, non solo delle aree interne e montane, la telefonia mobile e le troppe zone dell’Italia senza copertura. Se l’Italia vuole essere tutta connessa, smart e intelligente, a prova di futuro, le infrastrutture di rete devono essere per tutti”.

A seguito della prima mappatura partita nel 2019 Uncem aveva avviato insieme ad Anfov e Asstel un una collaborazione con gli operatori di telefonia e proprietari delle reti, delle torri, con gli operatori per internet senza fili, riuscendo a ottenere la risoluzione di una serie di problemi segnalati a Uncem da sindaci e cittadini. “Le imprese  – spiega Uncem – hanno pianificato investimenti che si stanno concretizzando. Nella legge di bilancio 2020 sono stati previsti 1,5 milioni per nuovi tralicci, che ancora devono essere spesi. Ma il segnale è comunque positivo. Anche le Regioni hanno programmato investimenti e altri dovranno essere previsti nei Por Fesr e grazie al Pnrr ”.

Proprio per sensibilizzare il governo sul problema del digital divide per le reti mobili Uncem ha recentemente inviato una lettera al ministro Colao , chiedendo che gli oltre 8 stanziati nel piano nazionale di ripresa e resilienza per contrastare il digital divide con nuove reti non vadano esclusivamente alle aree urbane.

“Una cosa è certa – prosegue Bussone – non possiamo intervenire, come Paese, solo lungo le linee dell’alta velocità Ac/Av, dove il segnale manca. Serve un piano nazionale per coprire tutte le aree montane. Tutta l’Italia, anche quella più interna, remota, rurale, impervia”.

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