Recensione Huawei Band 6: eleganza in formato slim

by Martina Trevisan

  Giusto un paio di giorni fa, Huawei ha ampliato il proprio ventaglio di indossabili, lanciando sul mercato la nuova Huawei Band 6: ampio display, cornici ridotte, varie funzionalità per tenere sotto controllo i propri allenamenti.

  La nuova smartband huawei va ad integrare la gamma di wearable dell’azienda cinese e, se non vi tornano i conti, avete ragione: la casa produttrice ha saltato un numero, passando dalla precedente, la numero 4, a questa, la numero 6.

  La proposta è abbastanza accattivante, soprattutto nelle varianti di colore più delicate, e nel design ricorda da vicino la Honor Band 6, disponibile in Europa da fine marzo (senza il supporto in lingua italiana), ma anche il Watch Fit di Huawei che avevo testato a fine 2020. L'ho provata per qualche giorno, ecco qui cosa ne penso.

  NOVITÀ E CONFERME

  Per prezzo, dimensioni e funzionalità, la nuova band Huawei si posiziona a metà strada tra una band in senso stretto, come le classiche Mi Band di Xiaomi o la Oppo Band uscita di recente, e il Watch Fit. Da quest'ultimo ha preso senz'altro per quanto riguarda il design piacevole e moderno, contraddistinto dalla cassa in materiale plastico - che, devo dire, ho faticato a distinguere dal metallo - e le finiture curate; ottimo il cinturino in silicone davvero morbido che si allaccia come un normale orologio, risparmiandomi contorsionismi.

  Anche in questo caso, proprio come sul Watch Fit, c'è un unico tasto fisico sul lato destro, mentre il display AMOLED da 1,47'' è leggermente più piccolo rispetto al fratello maggiore (1,64'' sul Watch Fit) ma ne conserva l'ottima leggibilità anche sotto la luce diretta del sole e la buona luminosità, che tuttavia qui non si regola automaticamente. Per risvegliarlo basta ruotare il polso grazie all'accelerometro, e per oscurarlo coprirlo con un mano; peccato non si risvegli anche toccando semplicemente lo schermo, un movimento che a volte è più immediato.

  La grande differenza, rispetto al Watch Fit, è invece l'assenza di GPS integrato, motivo per cui quando si fanno attività all'aperto bisogna portarsi dietro lo smartphone, oppure fare affidamento sul contapassi per stimare la distanza percorsa. Il menù interno, dove si naviga agevolmente, è il solito degli indossabili Huawei:

  scorrendo a destra o a sinistra si entra in un menù circolare da 5 schermate che indicano battito cardiaco, livello di stress, meteo, gestione della riproduzione musicale e obiettivi giornalieri;

  scorrendo dall'alto verso il basso si apre una tendina con il menù rapido, da dove si possono attivare la modalità non disturbare, il trova telefono, e le sveglie, oltre ad accedere alle impostazioni;

  scorrendo dal basso verso l’alto ci sono le notifiche, con cui, come su tutte le smartband, non è possibile interagire se non cancellandole o rifiutando le chiamate. La sincronizzazione con lo smartphone è ottima, ma è una comunicazione a senso unico, perché pur avendole cancellate sulla band rimangono sullo smartphone; i testi si leggono bene grazie al display ampio, ma le emoji non sono supportate.

  Come sul Watchfit sono presenti molti sport: qui sono 96, ma solo i principali hanno delle rilevazioni specifiche, per esempio il numero di bracciate per il vogatore, lunghezza della piscina per il nuoto, il numero di salti con la corda, passi, mentre per il resto sono sempre le stesse rilevazioni (frequenza cardiaca, tempo, calorie bruciate). Interessante la possibilità di impostare degli obiettivi e visualizzare il tempo di recupero tra un allenamento e il successivo.

  La lista degli sport permette di visualizzarne solo un numero limitato, per aggiungerne bisogna cliccare su Widget e cliccare sul segno "+" per selezionarne altri. Peccato al momento manchi la pedalata all'aperto, ma dev'essere un bug, perché è possibile lanciarla dall'app sullo smartphone senza problemi. Presente anche il rilevamento automatico degli allenamenti, ma solo per camminata, corsa, ellittica e vogatore.

  Oltre al monitoraggio continuo della frequenza cardiaca c'è anche quella del sonno e in teoria anche dell'ossigenazione del sangue in maniera automatica: al momento tuttavia quest'ultima è disponibile solo manualmente, e la funzionalità continua sarà probabilmente implementata con un prossimo aggiornamento.

  L’app è sempre la stessa buona Huawei Health, molto chiara e immediata, che permette di visualizzare anche il percorso GPS su una mappa e di scegliere tra varie watchface, anche se devo dire che poche tra quelle proposte hanno incontrato i miei gusti a parte quella che ho scelto. Assente anche l'NFC con tutte le possibilità annesse.

  La Huawei Band 6 è compatibile con iOS 9.0 o versioni successive e Android 5 e successive, ma se associata a smartphone della stessa casa produttrice rende disponibili alcune funzioni premium, come ad esempio la possibilità di controllare la fotocamera a distanza.

  L'autonomia dichiarata è di 14 giorni, ma direi che con un utilizzo reale si attesta sui dieci giorni; molto dipende dalle funzionalità che si sceglie di tenere attive, e dal livello di luminosità. In ogni caso, niente paura: bastano 5 minuti di ricarica per ottenere due giorni di utilizzo medio. Una menzione positiva anche per la basetta magnetica, che non ingombra ed è molto semplice da utilizzare, senza dover togliere parti di cinturino et similia.

  PREZZO E CONCLUSIONI

  La Huawei Band 6 è disponibile in quattro colorazioni: nero, verdone, arancio e rosa cipria, che personalmente ho particolarmente apprezzato, e per la quale ho ricevuto parecchi complimenti; finalmente un dispositivo che sta bene anche sui polsi sottili. Il prezzo di vendita al lancio è di 59 euro su Huawei Store, e se si sceglie di acquistarne due la seconda costa solo 29 euro.

  In conclusione, è una smartband più sottile rispetto al Watch Fit, che però ha in più il GPS e anche una sorta di personal trainer incorporato per alcuni esercizi. Poiché quest'ultimo indossabile è sceso dai 129 euro del lancio a uno street price di 79 euro - che pure sono il 30% in più rispetto alla Band 6 - molto dipende dalle vostre esigenze.

  Nota a latere: il monitoraggio continuo della SpO2 è presente ad oggi solo sull'ultima versione dell'app Huawei Health che al momento non è disponibile sul Play Store, dove l'ultimo aggiornamento risale a luglio 2020. Come preannunciato nell'articolo, l'aggiornamento su Play Store dovrebbe arrivare a breve, ma nel frattempo chi volesse può scaricare l'app aggiornata direttamente dal sito del produttore.

 

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