trekking sul Monte Baldo, Cima Telegrafo dal Sentiero CAI 654

by Martina Trevisan

telegràfico in Vocabolario

telegrafico

telegràfico agg. [der. di telegrafo] (pl. m. -ci). – 1. Relativo al telegrafo o alla telegrafia: servizio t.; linea t.; cavi t. sottomarini; codice t. (v. codice); ufficio t.; messaggio, dispaccio, ordine t., trasmesso, comunicato per mezzo del telegrafo; sigle t., quelle che vengono apposte sui telegrammi per specificare i servizî speciali eventualmente richiesti dal mittente. Nel commercio dei cambî: versamento o ordine t., disposizione telegrafica data da una banca al suo corrispondente estero di versare alla persona indicata una somma in moneta estera; cambio t., la quotazione dei versamenti telegrafici; per vaglia t., v. vaglia2. 2. fig. Stile t., estremamente conciso, simile a quello con cui vengono compilati, anche per economia di spesa, i telegrammi (e che è caratterizzato dall’omissione di articoli e di altre parole che si possono sottintendere, dalla collocazione delle particelle pronominali in posizione enclitica, ecc.); analogam., una lettera, una risposta, una comunicazione t., molto breve e concisa. ◆ Avv. telegraficaménte, per mezzo di telegramma: avvertire telegraficamente; fig., con frasi concise, brevi e rapide: ho riunito i colleghi e ho dato loro telegraficamente le ultime notizie.

“Drin drin”: Carmagnola chiama Torino. Dal servizio telegrafico al servizio telefonico governativo. Un grande cambiamento nel mondo della comunicazione.

Dopo due anni di pandemia, durante i quali si è compresa l’importanza dei mezzi di comunicazione, soprattutto quelli digitali (i quali ci hanno permesso di intrattenere rapporti col mondo intero e in tempi velocissimi), si è pensato di raccontare, grazie ai documenti conservati nel nostro archivio storico comunale, ciò che avvenne a Carmagnola fra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, quando grazie all’apertura dell’ufficio telegrafico di terza categoria prima, e a quello telefonico governativo poi, le informazioni -in particolare quelle commerciali)- “viaggiarono” assai più celermente e in quantità maggiore.

CREDITS Autrice del testo: Ilaria Curletti, archivista del Comune di Carmagnola Lettore del testo: Alessandro Cammarata, Vicesindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Carmagnola Fonti archivistiche: Archivio Storico della Città di Carmagnola, sezione “Cornaglia” Titolo XXIX, Servizi comunali, Categoria 1, Ordinati, voll. 140; 148 Titolo XXXIII, Servizi Governativi, Categoria 20, Servizio telegrafico, volume 1, fascicolo 1 Titolo XXXIII, Servizi Governativi, Categoria 24, Telefono, volume 1, fascicolo 1 Bibliografia e fonti manoscritte C. Cornaglia, Storia della Città di Carmagnola dalla sua origine al 1920, Carmagnola 1920. Manoscritto conservato presso la Biblioteca comunale (Fondo Antico). Mario Coglitore, “Pandaemonium”. Il telegrafo elettrico come fonte per lo studio della storia contemporanea, "Storicamente", 12 (2016), no. 25. DOI: 10.12977/stor642 Sitografia https://amadeusmagazine.it/rubrica-news/john-cage-vita-musica/

trekking sul Monte Baldo, Cima Telegrafo dal Sentiero CAI 654

Percorso trekking dalla strada Val Trovai/Punta Veleno al Rifugio Telegrafo

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Un bellissimo trekking in ambiente suggestivo e isolato con un’elevata valenza ambientale.

Il percorso è medio/difficile, si sale sul sentiero CAI 654 dalla strada Val Trovai/Punta Veleno. La salita è lunga circa sei chilometri e ti aspettano 1250 metri di dislivello.

Mappa e traccia gps

Informazioni tecniche

Caratteristiche Partenza strada Val Trovai/Punta Veleno Arrivo Punta Telegrafo Percorso Sentiero 654 – Rifugio Telegrafo – Punta Telegrafo Quota di partenza 1124m Quota massima 220m Dislivello – ascesa/discesa 1225m / 204m Lunghezza 5,6km Tempo 3 ore

Difficoltà Difficoltà media Difficoltà tecnica (da 1 a 5) 3 Difficoltà fisica (da 1 a 5) 3 Scala delle difficoltà Cai

*Segnaletica in montagna e scala delle difficoltà CAI E: escursionistico*

Attrattiva Impressione (da 1 a 5) 5 Paesaggio (da 1 a 5) 5

Tipo di percorso Andata e ritorno sullo stesso percorso Arrivo in vetta Percorso consigliato Percorso panoramico

Periodo consigliato Da giugno a novembre senza neve

Partner

Punti di interesse lungo il sentiero CAI654

Bellissimo l’anfiteatro sotto Cima Telegrafo, il circolo glaciale, tutti gli scorci lungo la salita e la bella vista a quota 2200m di Cima Telegrafo.

Il rifugio Telegrafo si trova poco sotto Cima Telegrafo, è gestito dai ragazzi di Equipe Natura che ti propongono piatti semplici e tradizionali con particolare attenzione ai prodotti del territorio.

Vista da Cima Telegrafo

Descrizione dell’itinerario

Dal parcheggio, si prosegue a piedi lungo la strada asfaltata fino a trovare l’inizio del sentiero 654 (indicazioni per Telegrafo e ferrata delle Taccole).

Segui il sentiero fino alla strada bianca nel bosco di faggi. Raggiunta la radura con una pozza d’alpeggio, trecento metri dopo, prendi il sentiero sulla curva a destra che rientra nel bosco dove il sentiero diventa una traccia escursionistica single track che porta al bivio con indicazioni a sinistra per il “Forcelin”. Fai attenzione a non proseguire lungo la strada forestale fin sotto la parete di roccia che è poco distante da lì.

Si prosegue a destra e si continua a salire per altre due ore e mezza circa, seguendo le indicazioni per il Telegrafo.

Il percorso si alterna ora tra ghiaioni e sentiero con punti panoramici verso il basso Garda, i valloni, il circolo glaciale e la Vetta delle Buse.

Al bivio con indicazioni per Baito Buse e Turri, sentiero 55, tieni la sinistra rimanendo sul sentiero 654. Subito dopo si apre l’anfiteatro sotto la Cima Telegrafo, con i prati brulli tipici di quella quota. Continua a salire fino ad arrivare al rifugio che vedi sempre davanti a te.

Cima Telegrafo si trova poco sopra l’omonimo rifugio. Si sale prendendo il sentiero che sale dietro il rifugio.

Varianti

Puoi salire o scendere seguendo le indicazioni per il Forcelin. Il tratto è più impegnativo ed erto ma molto più panoramico. Salendo o scendendo dal Forcelin si allunga l’itinerario di circa trenta minuti. È consigliato ad escursionisti esperti.

Le nostre dritte

Il rifugio è aperto tutti i giorni d’estate e nei week end di primavera e autunno. Telefona prima di partire per avere conferma o segui la pagina facebook.

Fermati una notte al rifugio, si sta davvero bene lassù. Il giorno dopo potresti fare il Tour delle Cime del Monte Baldo: una delle escursioni obbligatorie se vieni sul Lago di Garda per fare trekking. Se decidi di dormire al rifugio chiama per prenotare.

Come ogni percorso in alta montagna, è consigliabile partire presto la mattina per godersi la salita col fresco e senza fretta. In ogni caso non dimenticare cappello e crema solare, ma anche dell’abbigliamento caldo antivento. Bastano qualche nuvola e un po’ di vento per ricordarti subito che ti trovi a 2000 metri di quota, anche in estate.

Lungo la salita non ci sono punti di ristoro: parti con l’acqua necessaria e del cibo energetico.

Salendo in silenzio la mattina presto hai ottime possibilità di vedere qualche camoscio.

L’escursione d’inverno

Questo itinerario non è percorribile con la neve.

Rifugi, bivacchi o punti di ristoro lungo il percorso

Partner

Come raggiungere il punto di partenza dell’itinerario

Sali in macchina in Prada da San Zeno di Montagna. Qua trovi le indicazioni stradali.

Parcheggio

Trovi un piccolo posteggio a lato della strada Val Trovai/Punta Veleno, 4 km a nord del parcheggio degli impianti di Prada-Costabella.

Mezzi pubblici

Nessuno

Consigli per la sicurezza

Evita il forcellino se affronti l’escursione con dei bambini.

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